Yoga

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Hatha Yoga – Gerri

Yoga: per le religioni originarie dell’India indica le pratiche ascetiche e meditative intese come mezzo di realizzazione e salvezza spirituale e di conseguenza è stato interpretato e disciplinato differentemente a seconda della scuola.

Oggi il più delle volte indica un insieme di attività non necessariamente legate alla religione Hindu che comprendono ginnastiche del corpo e della respirazione e discipline psicofisiche finalizzate alla meditazione o al rilassamento, eccetera

Yoga

In senso ampio lo Yoga è una via di realizzazione spirituale che si fonda su una sua propria filosofia, un percorso che diviene via via sempre più totalizzante, non un qualcosa al quale ci si può riferire con espressioni come “fare un po’ di yoga”:

« È appunto questa disciplina antica che io ti ho insegnato oggi. Tu sei il mio fedele adoratore e mio amico; tale è il supremo segreto. »
(Kṛṣṇa: Bhagavadgītā, op. cit, IV.3)

la Bhagavadgītā è incentrata sul dialogo fra il principe Arjuna e il dio Kṛṣṇa, ottavo avatāra di Viṣṇu, ambientato in un campo di guerra dove Arjuna si trova a fronteggiare i suoi stessi familiari. L’angoscia del combattimento e il dilemma morale lo assalgono costringendolo a fermarsi. Kṛṣṇa, sul carro di Arjuna in veste di auriga, risponde ai suoi dubbi, gli espone le vie della realizzazione, e a lui si manifesta come Dio.

Nella Gītā il termine yoga compare quasi sempre non inteso nel senso di tecnica psicofisica o visione filosofico-religiosa compiuta, bensì come condotta di vita, via o percorso verso il divino e quindi verso la liberazione.

La molteplicità di questi cammini che Kṛiṣṇa presenta ad Arjuna costituisce l’insieme delle vie dello Yoga, nel quale ogni via di salvezza è considerata efficace se percorsa nel principio della fede.